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Frequenti l’università e vuoi sapere se puoi recuperare le spese universitarie?

Le spese universitarie possono essere recuperate nella tua dichiarazione dei redditi (730 o modello Redditi) mediante una detrazione dall’IRPEF lorda pari al 19% delle spese sostenute.

Vuol dire che puoi ottenere un riconoscimento fino al 19% delle spese che hai sostenuto per la frequenza dell’università tua o dei tuoi figli e familiari se fiscalmente a tuo carico.

Continua a leggere di seguito per conoscere alcune particolarità in merito al recupero delle spese universitarie.

Quali spese universitarie sono detraibili

Nella dichiarazione dei redditi (730 o modello Redditi) possono essere recuperate le spese relative alla frequenza di corsi universitari, sia presso università statali che non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, oltre che le tasse di immatricolazione ed iscrizione nonché le tasse per gli esami di laurea.

Sono detraibili anche le spese per la frequenza di corsi universitari sostenuti all’estero, le spese per la frequenza delle università telematiche e le spese per l’iscrizione ai dottorati di ricerca o per la partecipazione ai test di ingresso delle università.

Le spese sostenute per la frequenza dei master universitari sono anch’esse detraibili ma solo nel caso in cui siano assimilabili a corsi universitari o di specializzazione e, comunque, se gestiti da istituti universitari pubblici o privati.

Non rientrano tra le spese detraibili, ad esempio, le spese per l’iscrizione agli istituti musicali privati o le spese sostenute per l’acquisto di testi universitari, strumenti musicali o materiale di cancelleria. Nemmeno le spese per vitto e alloggio o gli abbonamenti al trasporto pubblico sono detraibili tra le spese universitarie (ma per questi ultimi è prevista una separata tipologia di detrazione).

Misura della detrazione

Le spese universitarie sono detraibili nella misura del 19%:

  • Per l’intero importo della spesa, nel caso di università statali;
  • Secondo gli importi stabiliti annualmente dal Ministero per ciascuna area disciplinare e area geografica in cui ha sede il corso di studio per le università non statali.

Gli importi massimi delle spese universitarie detraibili per università non statali per l’anno 2024 sono determinati nel seguente modo:

1.Area geografica:

  • Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria.
  • Centro: Abruzzo, Marche, Toscana, Umbria, Lazio.
  • Sud e isole: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.

Curiosità: per le università telematiche è necessario far riferimento alla regione in cui ha sede legale l’università per l’individuazione dell’area geografica.

2.Area disciplinare – importo massimo di spesa detraibile:

  • Medica:
    • Nord: € 3.900,00
    • Centro: € 3.100,00
    • Sud e Isole: € 2.900,00
  • Sanitaria:
    • Nord: € 3.900,00
    • Centro: € 2.900,00
    • Sud e Isole: € 2.700,00
  • Scientifico-Tecnologica:
    • Nord: € 3.700,00
    • Centro: € 2.900,00
    • Sud e Isole: € 2.600,00
  • Umanistico-Sociale:
    • Nord: € 3.200,00
    • Centro: € 2.800,00
    • Sud e Isole: € 2.500,00

Per gli studenti iscritti a corsi di specializzazione, dottorato e master universitari di primo e secondo livello, gli importi massimi di spesa detraibili per il 2024 sono:

  • Nord: € 3.900,00
  • Centro: € 3.100,00
  • Sud e Isole: € 2.900,00

Curiosità: la spesa sostenuta per la tassa regionale per il diritto allo studio universitario è detraibile in ogni caso e non concorre al limite massimo agevolabile previsto per le università non statali!

Obbligo di pagamenti tracciabili

Attenzione: la detrazione del 19% spetta solamente se le spese universitarie sono state sostenute mediante sistemi di pagamento tracciabili.

I sistemi di pagamento tracciabili, ad esempio, sono: carte di credito e di debito e prepagate, assegni sia bancari che circolari, bollettino postale, bonifico bancario.

Rideterminazione della detrazione per i redditi alti

Quando si parla di recupero delle spese universitarie è bene tenere a mente che al superamento di determinate soglie di reddito la detrazione viene ricalcolata al ribasso rispetto al “normale” 19%!

Per il 2024 è prevista una riduzione di € 260 dell’ammontare della detrazione per i contribuenti con reddito superiore a € 50.000,00.

A partire dal 2025 si applicano i nuovi limiti di detraibilità per le persone fisiche con reddito superiore a € 75.000,00.

Esempi di calcolo della detrazione IRPEF

1. Studente iscritto ad un corso universitario presso una università italiana statale;  per la frequenza dei corsi nel 2024 ha corrisposto € 4.000,00 di tasse universitarie.

Nella sua dichiarazione dei redditi potrà avere una detrazione del seguente importo: € 4.000,00 x 19% = € 760

2. Uno studente, fiscalmente a carico di un genitore, iscritto ad un corso di ingegneria presso una università italiana non statale di Roma ha corrisposto € 4.000,00 di tasse universitarie nel 2024.

Essendo fiscalmente a carico di un suo genitore, quest’ultimo potrà fruire della detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.

Per conoscere la detrazione massima  è necessario considerare il massimale stabilito per l’area disciplinare Scientifico-Tecnologica nel Centro Italia. L’importo massimo di spesa ammessa è di € 2.900,00. Il genitore nella propria dichiarazione dei redditi potrà recuperare un importo fino ad € 2.900,00 x 19% = € 551.

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